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Curiosità

Cene natalizie tra amici e colleghi, chiara regola del Galateo: evita questi argomenti a tavola

Quante volte ci è capitato di trovarci seduti a una bella tavola, magari in compagnia di persone che stimiamo o che incontriamo per la prima volta, e all’improvviso…l’incantesimo si spezza?

La cena scorreva via liscia, le portate erano deliziose e l’atmosfera era rilassata, finché qualcuno non ha deciso di sganciare la “bomba” con una frase che non avrebbe dovuto dire. E così, in un attimo, il convivio si trasforma in un campo di battaglia dialettico o, peggio, in un monologo noioso e imbarazzante. La verità è che l’arte di stare a tavola non si limita a sapere quale forchetta usare o come piegare correttamente il tovagliolo. Quella è la base, l’ABC. Il vero tocco di classe, quello che fa davvero la differenza tra una cena così e così e un evento memorabile, risiede in realtà nella capacità di conversare. Adesso che siamo nel periodo dell’anno in cui si organizzano cene aziendali, tra colleghi o semplicemente tra amici, è bene informarsi sulle buone maniere a tavola.

Meglio evitare questi argomenti a tavola secondo il Galateo – darino.it

Ebbene, possiamo dire che la conversazione sia proprio il piatto forte invisibile di ogni buon pranzo o cena. È quel condimento segreto che lega le persone, le fa sentire a proprio agio e rende il tempo trascorso insieme un vero piacere. Ed è proprio per questo che il Galateo ha dedicato un intero capitolo non solo a cosa dire, ma soprattutto a cosa è meglio non dire mai quando si condividono cibo e un momento di relax.

Cosa non devi mai dire a tavola secondo il Galateo

Ecco dove il vero spirito del Galateo si manifesta, non nelle regole rigide, ma nel buon senso e nell’attenzione verso gli altri. Insomma, è bene precisare e ricordare che la tavola non è la sede per risolvere i problemi del mondo, né il luogo ideale per sfogare le proprie frustrazioni. Ci sono certi temi che, per la loro natura, tendono inevitabilmente a polarizzare le opinioni, a surriscaldare gli animi o, al contrario, a far sbadigliare la metà dei presenti, uccidendo sul nascere ogni possibilità di scambio gradevole. Per esempio, è sempre una pessima idea parlare di politica e religione, due pilastri che toccano corde molto personali e che, se discussi con veemenza, trasformano rapidamente il tavolo in un ring. Allo stesso modo, è sconsigliato entrare nei dettagli più intimi della propria salute o, peggio ancora, delle vicende economiche altrui: chi sta per comprare casa o è in procinto di cambiare lavoro non dovrebbe sentirsi costretto a divulgare dettagli finanziari o segreti professionali per tutto il tempo. Stesso discorso vale per le critiche e i pettegolezzi sulle persone assenti, un passatempo che non solo è scortese, ma mette a disagio chi ascolta e sminuisce chi parla. Ma andiamo a vedere due argomenti specifici che, secondo una lettura moderna e attenta del Galateo, meriterebbero il divieto assoluto: a tal proposito, il sito accademiaitalianagalateo.it ci fa capire chiaramente cosa dire, o meglio, non dire.

In una cena tra parenti, colleghi o amici non devi mai parlare di questo – darino.it

A differenza di quanto credono in molti, proprio uno dei grandi “killer” della conversazione conviviale è, senza ombra di dubbio, il calcio. Ecco, adesso sicuramente starete pensando a quante volte ne avete parlato a tavola. È senza dubbio un argomento che molti amano alla follia, ma proprio per questo motivo andrebbe evitato come la peste. Appena si nomina la squadra del cuore, l’ultima partita o l’arbitraggio, l’atmosfera cambia drasticamente. La conversazione scivola inesorabilmente verso l’eccesso di tecnicismi, discussioni accese e un tifo da stadio che non ha nulla a che vedere con l’eleganza di una cena. Come sottolinea l’Accademia, questo è un tema che non solo risulta sterile per la maggior parte dei presenti che non sono appassionati, ma rischia di far assomigliare il vostro elegante tavolo da pranzo o la tavola imbandita di casa a una sorta di bar sportivo della domenica mattina. L’obiettivo a tavola è l’inclusività e la leggerezza, e il calcio raramente garantisce l’una o l’altra cosa. Meglio optare per un film, un viaggio o un libro interessante, qualcosa su cui tutti possano dire la loro senza accendersi in un dibattito da ultrà.

L’altro punto su cui oggi si deve porre la massima attenzione riguarda la discussione aperta su disturbi alimentari, intolleranze e allergie. Viviamo in un’epoca in cui le restrizioni dietetiche, che siano reali, diagnosticate o dettate da scelte personali, sono estremamente comuni. La tendenza attuale è quella di fare di queste intolleranze l’argomento centrale del pasto, con i commensali che si scambiano esperienze dettagliate sui propri malesseri digestivi, sui cibi proibiti che fanno “gonfiare” o che irritano il colon. Questo tipo di conversazione è considerata non appropriata. Le intolleranze alimentari sono questioni personali e, soprattutto, intime. Non dovrebbero diventare un tema di conversazione pubblica vissuto con eccessiva enfasi o trasporto emotivo, specialmente non mentre si sta mangiando! È fondamentale, invece, avere rispetto per la sensibilità del padrone di casa. Se si hanno allergie o gravi intolleranze che possono mettere a rischio la propria salute, è giusto e corretto avvisare chi ospita in anticipo, in modo che possa prepararsi al meglio. Ciò che è da evitare è presentarsi a tavola e snocciolare una lista lunghissima di alimenti “proibiti” dalla propria dieta, mettendo in evidente difficoltà chi ha già cucinato con cura e amore. Ricorda: il Galateo si basa sull’essere discreti e non mettere mai a disagio chi ci sta offrendo ospitalità.

Bisogna trovare il giusto equilibrio tra esprimere la propria personalità e sapere quando è il momento di lasciare un argomento fuori dalla discussione per il bene comune e per la serenità di tutti i commensali. Evitando i temi minati come il tifo da stadio o le autodiagnosi, si garantisce che il convivio rimanga l’esperienza piacevole e rilassata che dovrebbe essere.

MG

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