Per gentilezza, un gesto affettuoso verso chi sta lavorando per noi…nessuno mette in dubbio la buona fede, ma c’è da sapere questo.
A chi non è mai capitato, al termine di una cena squisita e in un momento di estrema cordialità, di voler dare una mano al personale di sala? Siamo seduti, soddisfatti e rilassati, e vediamo il cameriere avvicinarsi per sparecchiare. Istintivamente, allunghiamo il braccio, afferriamo il nostro piatto vuoto e glielo porgiamo con un sorriso, convinti di compiere un gesto di cortesia. Tutto qui.
Tuttavia, quello che per noi rappresenta un atto di gentilezza impeccabile, nasconde un retroscena che ignorano in molti. Il più delle volte, dietro quel sorriso di ringraziamento del cameriere, c’è in realtà un brivido di tensione professionale.
Esiste un profondo divario tra l’intenzione del cliente seduto al tavolo e la realtà tecnica del servizio dei camerieri. Molte persone sono convinte che consegnare i piatti sporchi velocizzi la pulizia del tavolo, quasi fosse una staffetta necessaria per liberare spazio. Nella mente del cliente, porgere il piatto significa: “Ti facilito il compito, così non devi allungarti”.
In realtà, la dinamica è esattamente l’opposta. Il personale di sala segue una tecnica precisa di bilanciamento e incastro, studiata per trasportare pesi notevoli in totale sicurezza. Quando un cliente solleva un piatto e lo consegna a mano, rompe involontariamente il ritmo e la stabilità del cameriere. Così si ritrova a dover gestire un carico improvviso e non previsto, spesso compromettendo l’equilibrio di tutto quello che sta già mantenendo con l’altra mano.
In quel momento possono cadere posate o, peggio ancora, residui di olio proprio sulle gambe degli ospiti o sulla tovaglia pulita. Per evitare spiacevoli incidenti, dunque, la regola d’oro è stare fermi: lasciate che il cameriere si muova secondo i suoi spazi e raccolga tutto direttamente dal tavolo. Solo così potrà organizzare il carico secondo la propria logica.
Se proprio si vuole aiutare chi sta lavorando in quel momento, la chiave è avere pazienza. Si può avere rispetto per il lavoro altrui semplicemente restando fermi. Dunque, la prossima volta che vedrete il cameriere avvicinarsi per sparecchiare, resistete alla tentazione di aiutarlo fisicamente.
Il modo migliore per mostrare apprezzamento per il suo lavoro è godersi il momento, continuare la conversazione e permettergli di fare quello che ritiene opportuno senza problemi. Il cameriere, pur non dicendolo a voce alta, vi ringrazierà immensamente per la vostra silenziosa e immobile collaborazione.
Certo, non è solo restando fermi che si aiuta il personale di un ristorante. Ci sono anche dei gesti da evitare, scortesie varie, come per esempio chiamarlo battendo le posate sui bicchieri: quello è davvero qualcosa di cattivo gusto. Senza strafare, basta essere persone educate e rispettose.
Calza della Befana, non sempre c'è stata la cioccolata dentro. Vi sorprenderà sapere cosa c'era…
Se il sugo è troppo salato puoi riequilibrare il suo sapore grazie a questi rimedi:…
Colazione, evita di mangiare queste cose appena ti svegli: oltre a ingrassare ti fanno sentire…
Il metodo geniale per applicare l'eyeline senza sbavature: ti durerà per tutto il giorno, ecco…
La pizza di scarola fatta da Antonino Cannavacciuolo è buonissima: lo chef la prepara in…
Ecco gli errori che tutti fanno con la carne, sia prima che durante la cottura:…