Perché la sera sul divano vuoi sempre mangiare qualcosa: il motivo psicologico

Capita anche a te molto probabilmente: la sera, dopo cena, anche se non hai fame, ecco che ti viene voglia di stuzzicare qualcosa. Scopriamo il motivo psicologico 

C’è un’abitudine comune che accomuna tantissime persone in Italia e nel mondo, una circostanza che riguarda una particolare fascia del giorno e non sempre si capisce il reale motivo: ovvero mangiare qualcosa la sera sul divano. La cena è stata fatta, la pancia è piena e spesso non si ha nemmeno una reale fame. Eppure, mentre si è sul divano a guardare una partita, un film o una serie Tv, ecco che arriva quel languirono che richiama a fare un’azione precisa: aprire la dispensa e ‘pizzicare’ qualcosa.

Che sia dolce o salato poco importa: quel che conta è mangiare qualcosa. Come dicevamo, spesso anche senza una reale fame. Possiamo parlare di fame psicologica più che di fame effettiva, reale. E del resto c’è un mero motivo psicologico spesso e volentieri dietro questa abitudine innocente e in ogni caso non problematica se si tratta di fare uno snack senza esagerare con un picco di zuccheri in tarda serata prima di andare a dormire.

Ma allora perché ci viene questa fame strana? Sicuro, dentro di te, te lo sarai chiesto qualche volta. E non lo hai fatto solo tu ma anche degli esperti. La tendenza a cercare cibo nelle ore serali, in particolare mentre ci si rilassa sul divano, è un fenomeno in effetti riconosciuto e analizzato da diversi studiosi di comportamento alimentare. Questo impulso serale non riguarda soltanto l’alimentazione, ma coinvolge elementi emotivi, cognitivi e abitudinari che si intrecciano nella quotidianità di molte persone.

Perché la sera sul divano vuoi lo snack: motivo psicologico

In effetti arriva quel momento della giornata in cui tutto rallenta: il lavoro è finito, i pensieri si slegano e ti ritrovi sul divano. È proprio lì che compare quella voglia di “qualcosa”. Non è fame vera. È più un bisogno di chiudere la giornata con un piccolo rituale. Nel linguaggio di chi studia comportamento alimentare si parla proprio di fame emotiva o, in modo più morbido, di “ricerca di consolazione”.

Gli psicologi del comportamento – da sempre molto attenti alla gestione dello stress serale – spiegano che quando i livelli di cortisolo scendono, cresce la voglia di cibi gratificanti, soprattutto dolci o snack salati. Non è un capriccio: è un automatismo neurochimico che nel tempo diventa abitudine.

Una cosa che molti non dicono è che questa piccola abitudine serale ha una funzione: offre comfort. Dopo un’intera giornata “in tensione”, il cibo diventa un interruttore. È una delle forme più semplici di autoregolazione emotiva. In diversi studi pubblicati sul Journal of Behavioral Nutrition si parla della cosiddetta reward seeking, la “ricerca di gratificazione”. Di fatto, il cibo serale diventa un modo per dire al cervello: è tutto sotto controllo, puoi lasciarti andare.

Merenda serale sul divano dopo cena, la psicologia dice…

E quando questo gesto si ripete per mesi o anni, il divano diventa “il luogo del comfort” e quella voglia compare automaticamente, proprio come quando si accende una lampadina. Questo è il punto che molte persone sottovalutano: non sei tu che “non sai resistere”. È il contesto a pilotare la risposta. Se ogni sera associ divano più relax più qualcosa da sgranocchiare, la tua mente costruisce un’associazione stabile. Un po’ come una mini-abitudine in cui il corpo sa già cosa aspettarsi.

Ecco perché si parla sempre più di trigger ambientali: piccoli elementi ripetuti che scatenano comportamenti automatici. A volte basta cambiare una cosa – come sedersi in un altro punto del divano o bere prima una tisana – per modificare la routine. La sera siamo meno lucidi. Il cervello non ha più la stessa energia per prendere decisioni consapevoli, e la forza di volontà cala fisiologicamente. Per questo, uno snack che durante il giorno ignoreresti, alle 22 diventa quasi irresistibile.

La psicologia cognitiva usa un termine molto chiaro: fatica decisionale. Significa che, dopo una giornata di scelte continue, la mente cerca la via più semplice per sentire piacere immediato. E il cibo è la scorciatoia perfetta. Molti nutrizionisti raccontano proprio questo nei loro studi clinici: il “mangiare sul divano” non nasce quasi mai da mancanza di disciplina, ma da un legame emotivo con un certo tipo di chiusura della giornata. Nessun problema purché, come dicevamo, non si esageri appesantendosi troppo prima del riposo notturno.