No, un complimento non l’ha fatto. Però mi ha chiesto “che ci hai messo?”, perché si è meravigliata di tanta bontà.
La domenica, a casa mia, è sacra. Significa famiglia, tavola apparecchiata con cura e, soprattutto, mia suocera seduta al tavolo. Ora, mettiamola così: la suocera è la custode della tradizione, il palato più critico che io conosca. Se un piatto passa il suo esame, è destinato alla leggenda.
Ebbene, domenica scorsa è successa una cosa che ha completamente mandato in cortocircuito il suo schema mentale. Ho servito il primo e, dopo il primo boccone, è arrivata la fatidica domanda, pronunciata con un misto di sospetto e ammirazione: “Senti, ma che ci hai messo?”. Non un apprezzabile: “Buono!”, ma proprio una richiesta di spiegazioni, come se avessi violato la legge di gravità con della semplice pasta.
La verità? Non era la ricetta della nonna. Non era un segreto di famiglia. L’ho trovata su Instagram! Sì, avete capito bene, Ho preso l’ispirazione da un reel di @giorgiasbakery_ e l’ho trasformata in un piatto così sorprendente da spiazzare persino la veterana del ragù. E diciamocelo, la mia soddisfazione è andata alle stelle, anche se un po’ l’ho dovuta nascondere. Non c’è complimento migliore di scombinare i piani del palato più esigente. Siete curiosi di sapere qual è la ricetta che ha mandato in crisi la domenica in famiglia?
La ricetta che ha portato mia suocera a mettere in discussione ogni sua certezza culinaria è stata una semplicissima, ma incredibilmente deliziosa, pasta con burrata e speck. Lo so, potreste pensare: “Ma cosa c’è di rivoluzionario?”. Fidatevi, è tutta questione di equilibrio e del tocco finale. Non parliamo della solita pasta scondita con burrata buttata sopra a caso. Qui c’è stata strategia, un vero e proprio studio della consistenza.
Quando l’ho portata in tavola, il profumo ha iniziato a fare il suo dovere. La burrata si era sciolta in una crema avvolgente, mentre lo speck, precedentemente reso croccantissimo, aggiungeva quella sapidità affumicata perfetta, e quel “qualcosa in più” ha trasformato un piatto rustico in una vera esperienza gourmet.
La reazione di mia suocera è stata la cartina tornasole, ma anche il resto del tavolo non è stato da meno. Mia moglie continuava a dirmi: “È pazzesca, amore!”, e mio cognato, solitamente silenzioso, ha chiesto il bis con gli occhi lucidi. Il segreto, che ora condivido con voi, non sta solo negli ingredienti di alta qualità – che sono sempre fondamentali – ma nel modo in cui sono stati trattati e uniti, creando un gioco di consistenze che è stato il vero protagonista. Un piatto che sembrava banale, ma che si è rivelato la carta vincente per la mia domenica.
Partiamo dagli ingredienti:
500 g pasta
2 burratine
10 fette di speck
100 g pesto di pistacchi
20 pomodorini
pepe nero q.b.
olio q.b.
Adesso passiamo al procedimento:
Per prima cosa, ho messo le fettine di speck in padella per farlo rosolare. E’ diventato croccantissimo. Non ho resistito e un pochetto ho cominciato ad assaggiarlo. Poi, nella stessa padella, ho fatto scottare i pomodorini. Intanto, ho calato la pasta: ho scelto i rigatoni, non i classici, ma quelli un po’ più larghi perché trattengono meglio la crema. Crema che ho preparato con burrata e pesto di pistacchi. Basta mettere tutto in una ciotola e mescolare energicamente. Quando la pasta era quasi cotta l’ho trasferita nella padella coi pomodorini, aggiungendo un po’ d’acqua di cottura per amalgamare il tutto con la crema. Al termine, ci ho messo lo speck croccante e l’ho servita. Uno spettacolo!
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