Esiste un alimento dalle proprietà sorprendenti che non scade mai: in molti non lo sanno, ma lo hanno spesso a casa.
A tutti noi sarà capitato almeno una volta di non prestare la giusta attenzione alla data di scadenza di un alimento e, dopo qualche tempo, ritrovarci costretti a gettarlo perché non più commestibile. Esiste un cibo che elimina questo problema alla radice: non va praticamente mai a male e può essere conservato per sempre.

In questo periodo dell’anno in molti lo utilizzano contro il mal di gola. Le sue proprietà antibatteriche, emollienti e calmanti, infatti, lo rendono un toccasana naturale per alleviare i sintomi di tosse e raffreddore. Nei supermercati ha una data di scadenza, come tutti gli altri prodotti, ma più per motivi normativi e di qualità che per sicurezza alimentare. La sua tendenza a cristallizzare (diventando denso e granuloso) non ci deve ingannare: può essere sempre consumato senza alcun rischio. La prova arriva da alcuni studi sugli antichi Egizi, che hanno messo in evidenza le sue qualità sorprendenti.
Questo alimento non scade mai ed è sempre commestibile: la scoperta
Oggi siamo abituati ad usare il miele come dolcificante, nel latte o nel tè, ma anche come complemento per piatti a base di carne o pesce, oppure ancora per alimenti come i formaggi. Questo gustoso ingrediente è molto versatile e, oltre ad avere numerosi utilizzi in cucina, rappresenta il più antico conservante al mondo insieme al sale.

Entrambi, infatti, venivano usati per preservare gli alimenti e non solo. Più di 3.000 anni fa gli antichi Egizi utilizzavano il miele per imbalsamare i faraoni e per sigillare le noci e la frutta secca nelle anfore riposte nelle loro tombe. I reperti presi in esame dalle analisi moderne sono risultati ancora commestibili, come dimostrato dai test di assaggio.
Il motivo è legato alla composizione dell’alimento. Il miele è costituito per circa l’80% da zuccheri naturali, in particolare fruttosio e glucosio, che contribuiscono a mantenere un basso contenuto di acqua assorbendola. In questo modo, i microrganismi come batteri e muffe non hanno la possibilità di proliferare.
Un altro elemento determinante è l’elevata acidità dell’alimento, che ha un pH compreso tra 3,2 e 4,5: ciò lo rende un ambiente ostile per i microrganismi. Infine, nel miele si trovano sostanze antibatteriche tra cui il perossido di idrogeno, prodotto dall’enzima glucosio ossidasi (inserito dalle api), dalle proprietà conservanti.
Questi fattori concorrono a rendere il miele un alimento “eterno”. Ciò che ha maggiormente stupito gli studiosi che hanno analizzato i reperti delle tombe Egizie è che, nonostante fosse leggermente cristallizzato, l’antico miele avesse conservato il suo aroma, senza nessun segnale di deterioramento.





