A volte le etichette dei prodotti in vendita nei supermercati possono essere ingannevoli: lo ha dimostrato un recente test.
Il “made in Italy” è famoso in tutto il mondo ed è considerato ovunque un sinonimo di qualità. Dalla cucina alla moda, passando per l’arte e la cultura, l’Italia è celebre per le sue eccellenze. Eppure, non sempre tutto è come sembra.

Che si tratti di cibo, automobili o capi d’abbigliamento, l’Italia si distingue a livello internazionale per le sue produzioni. Il successo del made in Italy affonda le sue radici nella tradizione culturale del paese, in cui l’artigianalità, il buon gusto e la cura dei dettagli fanno da sempre la differenza. Un recente test della rivista francese 60 Millions de Consommateurs ha puntato i riflettori proprio sulla qualità dei prodotti dei marchi italiani in un determinato settore. L’indagine, tuttavia, ha messo in luce anche un dettaglio degno di attenzione.
L’etichetta dice “Origine Italia”, ma sono prodotti in Cina: i risultati dell’indagine
Nel test, gli esperti di 60 Milions de Consommateurs si sono focalizzati sulle salse di pomodoro in vendita nei supermercati. Passate, concentrati e sughi di vario genere: l’indagine ha preso in esame un mercato dai numeri decisamente elevati. La rivista francese ha analizzato gli ingredienti, premiando i prodotti di maggiori qualità.

I marchi italiani si sono classificati in cima alla classifica, distinguendosi per le loro ricette semplici e in linea con la tradizione culinaria mediterranea. Come affermato dagli esperti francesi: “Meno ingredienti significa più gusto e un profilo nutrizionale migliore”. Tra le salse di pomodoro che hanno ottenuto i risultati più alti troviamo la passata rustica biologica e biodinamica Le Delizie di Mamma.
Prodotta con materia prima italiana, ha convinto gli esperti grazie alla sua semplicità: la ricetta è essenziale (pomodori bio e nient’altro) e non sono presenti né zuccheri aggiunti né residui di pesticidi. Lo stesso vale per Mutti, che ha avuto la meglio nella categoria dei concentrati, e Barilla Bio tra i sughi pronti al basilico.
Il test, però, ha messo in evidenza anche un aspetto che solitamente viene fatto passare in sordina dai produttori. Molte etichette, infatti, sono ingannevoli: nonostante la dicitura “Origine Italia”, i pomodori utilizzati provengono dalla Cina, uno dei più importanti esportatori al mondo di concentrato a basso costo.
Quest’ultimo viene importato in Europa sotto forma di triplo concentrato e, successivamente, rielaborato. I produttori italiani che optano per questa via lo fanno, ovviamente, per tagliare i costi di produzione. Ciò li è valso una penalizzazione nel test, con un voto al di sotto di 10/20. Tra i marchi interessati ci sono Léa Nature, Prima, Auchan ed Eco+, per citarne alcuni.





