Fetta di pandoro, una tira un’altra si sa… ma quante bisogna mangiarne per mettere su 1 kg? Scopriamolo
Pandoro patrimonio dell’umanità. Una sentenza scherzosa ma che molti condivideranno senza alcun dubbio, rendendola anche vera e propria considerando una bontà unica che ci coccola durante le feste di Natale. C’è chi aspetta un anno intero per poter fare finalmente colazione con questa specialità, svegliandosi senza le ansie mattutine della routine ma con un po’ di riposo e relax e quel dolce che ci riempie il cuore e la pancia. La sera, per molti, stessa cosa: un appuntamento intramontabile per chiudere la serata nel migliore dei modi.
Tuttavia, come ci si può anche facilmente immaginare, dietro quella consistenza soffice e quel sapore burroso, si nasconde un apporto calorico non indifferente e che merita attenzione. Soprattutto quando le porzioni iniziano a moltiplicarsi giorno dopo giorno. Anche perché non è solo questione di pandoro: si mangia smisuratamente ogni giorno durante i giorni natalizi ed è così che si giustifica una bilancia che non perdona poi il 7 gennaio. E senza considerare poi quel che verrà dalla calza della befana…
Sai quante kcal ha una fetta di pandoro?
Per rendere l’idea, una fetta di pandoro da 100 grammi apporta in media circa 400 kcal. È un valore elevato, soprattutto se confrontato con altri dolci natalizi. Il motivo è semplice: il pandoro è ricco di grassi, in particolare burro, oltre a zuccheri e farine raffinate. Questa combinazione lo rende molto energetico e poco saziante sul lungo periodo.
Per fare un confronto utile, il panettone classico, a parità di peso, fornisce mediamente circa 300 kcal, con una prevalenza di carboidrati e una quantità di grassi inferiore. Una differenza che sulla singola fetta può sembrare trascurabile, ma che diventa significativa se ripetuta nel tempo. Ed è qui che spesso scatta l’errore: il pandoro è così “leggero” al palato da far dimenticare quanto sia denso dal punto di vista calorico.
Pandoro durante le feste di Natale, quanti kg rischi di mettere
Proviamo a spostare lo sguardo dal singolo momento al contesto delle feste. Mangiare una fetta di pandoro al giorno per 7 giorni significa introdurre circa 2.800 kcal extra. Se il periodo si allunga a 10 giorni, si arriva facilmente a 4.000 kcal in più rispetto al fabbisogno abituale.
Tradotto in termini pratici, considerando che 1 kg di grasso corporeo corrisponde a circa 7.000 kcal, una sola fetta al giorno per dieci giorni può incidere per mezzo chilo di aumento di peso, soprattutto se inserita in giornate già ricche di pranzi, cene e aperitivi.
Il discorso cambia, ma non troppo, se le fette diventano due. Due fette di pandoro al giorno per una settimana portano l’extra calorico a circa 5.600 kcal. In dieci giorni si superano facilmente le 8.000 kcal, un valore che può tradursi in oltre un chilo di aumento, spesso concentrato proprio dove non lo vorremmo.
Il punto non è solo quante calorie contiene, ma come vengono metabolizzate. Il pandoro unisce zuccheri semplici e grassi saturi, una combinazione che stimola poco la sazietà e favorisce l’accumulo energetico, soprattutto se consumato lontano da momenti attivi della giornata. Una fetta mangiata la sera, magari dopo un pasto già abbondante, ha molte più probabilità di essere immagazzinata come riserva.
Diverso è il caso di una porzione inserita a colazione o come merenda, quando il corpo ha più tempo e margine per utilizzare quell’energia. Non è una questione di rinuncia, ma di collocazione intelligente. Mangiatelo e mangiamolo ovviamente, ma con prudenza e consapevolezza senza esagerare. A meno che non vogliamo poi pagare un conto piuttosto amaro a fine gennaio, quando faremo il bilancio finale di Natale più Epifania.
