Sei ghiotto di pandoro? Bene, mangialo pure durante le feste di Natale ma evita quest’orario: ingrasseresti più del dovuto. Lo assicura l’esperta
Anche voi appartenete alla categoria di quelli che mangerebbero il pandoro a tutte le ore? Non preoccupatevi, la fila in Italia è particolarmente lunga. Anche perché diciamoci la verità: parliamo di una bontà assoluta per il palato, un dolce che diventa simbolo di questo periodo meraviglioso che va anche oltre il Natale stesso. Perché per dei pandoro che compriamo e regaliamo, ce ne sono a decine quasi che ne tornano indietro altrettanto come regali.
Così si fa un accumulo e per quanto ci si provi a piazzarli nuovamente, qualcuno resterà inevitabilmente a casa. E lo farà non solo per il 25 di dicembre ma anche oltre, arrivando fino al 6 gennaio e pure dopo le feste natalizie. E cosa c’è da fare a quel punto? Facile: sacrificarsi per la patria, mangiandone a più non posso e certo non con dispiacere. Perfetto in qualsiasi ora del resto, partendo dalla mattina a colazione fino alla sera per chiudere la giornata con un’altra coccola dolce in questo periodo in cui finalmente si rallenta.
Pandoro, non mangiarlo mai in quest’orario: lo svela la nutrizionista
Tuttavia attenzione se ci si vuole rilassare ma senza compromettere il peso forma: dal punto di vista nutrizionale, infatti, non conta solo cosa si mangia ma anche quando. È un principio ormai condiviso da molti professionisti della salute e, nel caso dei dolci natalizi, può fare una differenza concreta sul metabolismo e sulla gestione del peso.
Il nostro organismo non funziona allo stesso modo durante l’arco della giornata. Al mattino il metabolismo è più attivo, la sensibilità insulinica è migliore e il corpo è “programmato” per utilizzare l’energia introdotta. La sera, invece, i processi rallentano, la digestione diventa più lenta e ciò che mangiamo tende più facilmente a essere accumulato sotto forma di grasso.
È proprio su questo punto che si concentra l’attenzione degli esperti quando parlano di pandoro e aumento di peso. Non è il dolce in sé a essere “proibito”, ma il contesto in cui viene consumato. Secondo la biologa nutrizionista Federica Mastronardo, interpellata da La Cucina Italiana, mangiare il pandoro a fine pasto, soprattutto la sera, è l’abitudine meno indicata. Dopo una cena già completa, introdurre un alimento ricco di zuccheri e grassi saturi significa sovraccaricare l’organismo proprio quando si sta preparando al riposo.
Consumare il pandoro nelle ore serali, a ridosso del sonno, può:
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favorire un maggiore accumulo di grasso;
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rallentare la digestione;
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interferire con la qualità del sonno;
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aumentare il gonfiore e la sensazione di pesantezza.
Non è raro, infatti, svegliarsi il giorno dopo con quella sensazione di “stanchezza metabolica” che spesso attribuiamo genericamente alle feste. La stessa nutrizionista suggerisce una strategia semplice e sostenibile: meglio il pandoro a colazione o a merenda. Inserito al mattino, magari al posto di biscotti industriali o altre fonti di carboidrati raffinati, viene gestito meglio dal corpo e utilizzato come energia.
Anche la merenda pomeridiana rappresenta un buon compromesso. In quel momento la giornata non è ancora “metabolicamente chiusa” e c’è spazio per smaltire le calorie introdotte, soprattutto se si resta attivi. In altre parole, non si tratta di rinunciare al pandoro, ma di scegliere il momento giusto. Il quale corrisponde praticamente al mattino appena svegli o al massimo tarda mattinata, con un po’ di esercizio fisico che non guasterebbe per contenere ancora meglio le abbuffate di questi giorni. Guai, invece, la sera: sarebbe un dramma considerando anche la calza della befana in arrivo.
