Sento bussare, sono i vicini: hanno sentito il profumo di questa irresistibile torta all’arancia che è anche morbida e umida all’interno.
E’ pieno inverno, non hai voglia di uscire, ma di qualcosa di dolce che ti scaldi il pomeriggio. Decidi di mettere le mani in pasta, niente di complicato, qualcosa di semplice ma che ti riempia il cuore (e la pancia).
E in men che non si dica, inizi la tua missione culinaria. Sei lì, concentrato, tra ciotole, spatole e magari un po’ di farina che vola, e l’aria comincia a cambiare. Piano piano, una scia sottile, quasi impercettibile all’inizio, inizia a diffondersi, uscendo dalla cucina, conquistando il salotto, e poi… valicando la porta di casa. Ma non è un profumo qualunque, capisci? È quel profumo. Quello che ti fa chiudere gli occhi e sorridere. Quello che sa di casa, di genuino, di buono senza se e senza ma.
È una fragranza così potente, così avvolgente e così irresistibile che, a un certo punto, senti uno strano trambusto oltre il tuo uscio. Magari senti un colpo, poi un altro, un po’ esitante, come se chi bussa non fosse del tutto sicuro di disturbare. E lì, realizzi. I vicini. Sì, proprio loro, quelli che di solito incroci solo frettolosamente in ascensore, sono lì, con un’espressione tra l’interrogativo e il sognante, e l’unica domanda che riescono a formulare, con il naso che si contrae per inalare ogni molecola di quella meraviglia, è: “Scusi, ma… viene da qui questo profumo?”.
È la magia di certe ricette, di quei dolci che superano la semplice funzione alimentare e diventano un richiamo, una calamita per chiunque si trovi nel raggio di azione. Ed è esattamente quello che succede ogni singola volta che sforno questo dolce. Se vuoi replicare l’esperienza e diventare l’idolo indiscusso del condominio, continua a leggere, perché sto per svelarti l’unica torta che garantisce file alla tua porta.
Torta all’arancia: umida all’interno, soffice e profumatissima
Bando alle ciance e veniamo al sodo, perché questo spettacolo olfattivo ha un nome e un cognome: torta soffice e succosa all’arancia. La sua forza sta tutta nella semplicità degli ingredienti e in quel tocco di agrume che la rende incredibilmente umida, scongiurando il rischio di un dolce stopposo e triste. Segui passo dopo passo e preparati a ricevere complimenti (e richieste della ricetta!) da ogni dove.
Per realizzare il tuo capolavoro avrai bisogno di:
-
300 grammi di farina tipo 00
-
200 millilitri di spremuta fresca d’arancia
-
180 grammi di zucchero semolato
-
50 grammi di burro liquefatto (o, in alternativa, 50 ml di olio vegetale leggero)
-
2 uova di gallina
-
Una bustina intera di lievito chimico per dolci
Per cominciare a dare forma alla tua torta, prendi una ciotola spaziosa e unisci le due uova intere con lo zucchero; aggiungi anche una minuscola presa di sale, che serve a esaltare i sapori dolci. Armati di fruste elettriche e monta questo mix finché non ottieni un composto chiaro, gonfio e spumoso.
Poi, incorpora il burro che hai fatto sciogliere (o l’olio di semi, se preferisci) e mescola con delicatezza, usando le fruste a bassa velocità o anche solo un cucchiaio di legno, per amalgamare bene il tutto. In un’altra ciotola, setaccia insieme la farina con il lievito. Aggiungi questa polvere gradualmente al composto liquido, continuando a mescolare con attenzione per evitare la formazione di grumi fastidiosi. Infine, versa la spremuta d’arancia fresca e incorpora anche questa per ottenere un impasto liscio e fluido.
Prepara ora una teglia dal diametro di circa 24 centimetri, foderandola con carta da forno oppure ungendola e spolverandola con un velo di farina. Versa l’impasto nella teglia e livella la superficie in modo uniforme.
È il momento del forno: accendilo prima a 180 gradi in modalità statica e inforna la torta per un tempo che varia dai 23 ai 30 minuti, ma tieni d’occhio il tuo forno, perché il tempo è indicativo. Quando la superficie avrà assunto un bel colore dorato, estrai il dolce. Lascia raffreddare completamente questa meraviglia agrumata prima di servirla. Fidati, ogni morso sarà una soddisfazione unica.
