L’ennesima eccellenza italiana finisce in classifica: il ristorante che ha conquistato Prix Versailles classificandolo tra i più belli al mondo.
Certe notizie sono più conferme che sorprese. Perché quando il mondo scopre l’ennesima eccellenza italiana, soprattutto in ambito enogastronomico, qui non ci si stupisce mai del tutto. Si sorride, semmai, come quando qualcuno finalmente nota ciò che avevamo sotto gli occhi: un patrimonio di luoghi che non sono solo ‘posti dove si mangia’, ma esperienze architettoniche, culturali, sensoriali.

E capita che, in questo mare di meraviglie, che un ristorante incastonato in un’antica chiesa seicentesca a Orvieto venga selezionato tra i più belli del mondo dal Prix Versailles. Non per un colpo di fortuna, ma perché racchiude esattamente ciò che l’Italia sa fare meglio: trasformare la storia in atmosfera, la cucina in racconto, e lo spazio in un viaggio.
E il nostro Paese è disseminato di luoghi così: ristoranti che non puntano solo sul piatto perfetto, ma su un insieme di elementi che diventano identità. Qualche volta, a determinarlo non è una stella.
Il ristorante italiano premiato tra i più belli del mondo
Il suo nome è Coro, e si trova nel cuore di Orvieto, in Via dei Gualtieri 1, nascosto dentro un’ex chiesa del Seicento che mantiene ancora quell’aura silenziosa che fa rallentare il passo. L’ambiente è raccolto, pochi tavoli, luci basse e un’atmosfera che gioca metà sulla storia e metà sul design contemporaneo. È uno di quei posti in cui si entra già predisposti a vivere qualcosa di diverso.

Gli orari seguono un ritmo preciso: pranzo solo nel weekend, cena quasi ogni sera, martedì chiuso. Dopo il riconoscimento del Prix Versailles e il boom di curiosità che ne è seguito, conviene prenotare con largo anticipo. Chi passa senza avviso rischia di restare fuori a guardare le volte in tufo dalla porta.
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La cucina è un fine dining essenziale guidato dallo chef Ronald Bukri, con menù da 4, 6 o 10 portate e un’attenzione evidente a verdure, stagionalità e materie prime umbre. I prezzi si muovono fra 78€ e 120€ a persona, vini esclusi, con una carta curata che spazia dall’Umbria al resto d’Italia.
Le recensioni sono tutto sommato coerenti. C’è chi lo ama parla di luogo unico, servizio preciso e piatti eleganti; chi resta più dubbioso cita tempi un po’ lenti o sapori meno intensi del previsto. Ma quasi tutti concordano su un punto, che Coro sia un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita.





