Piano a induzione, se ce l’hai non utilizzare mai pentole di questo tipo: finiresti per rovinarlo soltanto e sarebbe un vero peccato

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione domestica e forse ne siamo stati anche direttamente protagonisti: il piano a induzione, infatti, è passato dall’essere una curiosità tecnologica a diventare una scelta concreta per chi desidera cucinare in modo più efficiente, pulito e sicuro. La transizione è stata veloce, quasi improvvisa, e ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere la cucina. Chi lo ha installato lo sa bene: addio fiamme, niente più bruciacchiature casuali e saluti ai fornelli difficili da pulire.
Ma dietro questo salto in avanti c’è anche un piccolo dettaglio che molti hanno scoperto solo dopo l’acquisto: non tutte le pentole funzionano sull’induzione. Soprattutto all’inizio quando questo mezzo era ancora una novità assoluta, di errori ce ne sono stati a iosa. E non è solo questione di rovinare le pentole: alcune possono persino compromettere la superficie, graffiarla o portarla a lavorare male. Ed è per questo che vale la pena capirlo una volta per tutte, senza tecnicismi inutili ma con la concretezza di chi la cucina la vive ogni giorno. Specialmente per salvaguardare il cibo che mangiate e, per certi aspetti soprattutto, l’investimento fatto.
Piano a induzione: pentole di questo materiale

Prima di arrivare a quelle da non usare, facciamo chiarezza su cosa invece va bene:
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ghisa (un classico che non delude mai)
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acciaio
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acciaio smaltato
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acciaio inox
Sono materiali che reagiscono bene al campo magnetico che si crea e garantiscono una cottura uniforme. Se la pentola ha sotto il simbolo dell’induzione, sei già a posto.
Le 6 pentole da non mettere su un piano a induzione
Ed eccoci al cuore del discorso. Ci sono materiali che, per quanto belli, pratici o tradizionali, non funzionano sull’induzione. Non solo non si scaldano, ma possono persino rovinare la superficie del piano.
Ecco quali sono le sei da evitare:
- 1. pentole in alluminio
Sono leggere, comodissime, spesso economiche. Peccato che l’alluminio non sia magnetico. Risultato: il piano a induzione non le riconosce. Se le appoggi sopra, semplicemente non succede nulla. Anzi, insistendo potresti anche graffiare il vetro.
- 2. padelle in rame
Uno dei materiali più pregiati e scenografici di sempre, ma totalmente incompatibile con l’induzione. Il rame non attiva il campo magnetico, quindi niente calore. Bellissime da vedere, sì, ma da usare solo su gas o piastra elettrica.
- 3. pentole in ottone
Materiale antico, affascinante e resistente, ma inefficace sull’induzione. Non genera alcuna reazione con il piano. E spesso, complice il peso, rischia di lasciare microsegni sulla superficie.
- 4. tegami in vetro
Il vetro distribuisce bene il calore sul gas, ma non ha alcuna compatibilità magnetica. E sul piano a induzione può diventare addirittura scivoloso, aumentando il rischio di urti o cadute.
- 5. casseruole in ceramica
Molto amate per cotture lente e presentazioni eleganti. Ma l’induzione non le attiva. In più, la base dura può rigare il vetro se non sollevata con attenzione.
- 6. pentole in porcellana
Stesso discorso: non sono magnetiche e non reagiscono al campo elettromagnetico. Ottime per servire, inutili per cucinare sull’induzione.
Come capire se una pentola è a induzione
Il metodo più semplice resta quello “della calamita”: se si attacca al fondo, significa che il materiale è magnetico e compatibile. In caso contrario, niente da fare.
Negli ultimi anni molti brand hanno aggiunto il simbolo dell’induzione direttamente sotto la pentola, rendendo tutto più facile. Se non c’è, meglio fare una verifica prima di mettere a rischio il piano.





