Cena di sabato 22 novembre, niente pizza voglio la torta salata: sopra patate e dentro il pezzo forte

E’ arrivato un altro sabato e voglio a tutti i costi spezzare la monotonia: niente pizza, faccio di testa mia.

Il calendario segna sabato 22 novembre e finalmente ci si può concedere un pasto libero, stando alle regole imposte dal nutrizionista. Dovrebbe essere la pizza, sì, ma io non ne ho voglia. Dunque, cosa mettere in tavola per celebrare (o semplicemente concludere) la settimana appena trascorsa? Ormai il sabato sera sembra d’obbligo la classica routine consolidata: la chiamata alla pizzeria di fiducia, l’attesa di Glovo o, in alternativa, la preparazione per una cena fuori, tra prenotazioni e traffico cittadino. Eppure, in questa serata autunnale, l’idea di seguire il solito copione appare stranamente e decisamente sgradevole.

torta salata in forno
Una torta salata squisita con patate e…un tocco di classe – darino.it

Questa sera ho bisogno di una pausa non solo dagli impegni lavorativi, ma anche da quelle che, con il tempo, sono diventate le abitudini culinarie più pigre. Sai cosa c’è? Il vero lusso, a volte, risiede nel potersi godere la propria casa, il tepore e la tranquillità, trasformando la cucina in un laboratorio di creatività e comfort. C’è una sottile, ma potente, soddisfazione nel disdire mentalmente gli appuntamenti per dedicarsi alla cucina.

Ma c’è dell’altro. Ho anche scoperto una ricetta che promette di rivoluzionare il concetto di cena del sabato. Non si tratta della solita insalata rapida o del risotto dell’ultimo minuto, bensì di una torta salata favolosa. Le torte salate, troppo spesso relegate al ruolo di panierino per un picnic, nascondono in realtà un potenziale immenso. La decisione è presa: via le scatole delle pizze, addio al menù d’asporto. Stasera il forno sarà protagonista, e l’aria si riempirà del profumo avvolgente della mia torta salata.

Niente pizza, questo sabato 22 novembre voglio la torta salata con le patate!

Cominciamo, come sempre dagli ingredienti:

Per la pasta briseé:

  • Acqua ghiacciata 70 g
  • Farina 00 200 g
  • Burro freddo di frigo 100 g
  • Sale fino q.b.

Passiamo ora al ripieno, ecco cosa serve:

  • Speck 200 g
  • Patate 110 g
  • Fontina 160 g
  • Timo 2 rametti
  • Paprika 1 pizzico
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Latte intero q.b.

Ok, adesso passiamo al procedimento:

Si parte dalla pasta brisè. Per realizzarla, si versa la farina in un mixer e si aggiunge il burro freddo di frigorifero, tagliato a piccoli pezzi. A questo si uniscono un pizzico di sale e l’elemento cruciale, l’acqua, che deve essere rigorosamente ghiacciata. Si azionano le lame solo per il tempo strettamente necessario a ottenere un composto dalla consistenza “sabbiosa”.

Una volta raggiunta la giusta consistenza, l’impasto viene rovesciato su un piano di lavoro e lavorato velocemente a mano. Questo passaggio rapido serve a compattare gli ingredienti senza scaldare troppo il burro, preservando così la friabilità della pasta. Si forma un panetto sodo ed elastico, che viene avvolto in pellicola trasparente e riposto in frigorifero per un riposo di almeno mezz’ora. Questo tempo di attesa è fondamentale per permettere al glutine di rilassarsi e facilitare la successiva stesura.

Mentre l’impasto riposa, si procede con la preparazione del ripieno. Si lavano e si sbucciano le patate, che vengono poi tagliate in fettine sottili, dello spessore di circa due o tre millimetri, utilizzando una mandolina o un coltello affilato. Le fettine devono essere immerse in una ciotola di acqua fresca per evitare che anneriscano a contatto con l’aria. Nel frattempo, si taglia lo speck in listarelle e si passa alla fontina, che va ridotta prima a listarelle e poi a cubetti di circa un centimetro.

tagliare lo speck con coltello e tagliere
Lo speck tagliato a listarelle è proprio il pezzo forte per questa torta salata – darino.it

Trascorso il tempo di riposo, si riprende il panetto di brisè e si stende con un mattarello su un piano leggermente infarinato, fino a ottenere una sfoglia di circa quattro o cinque millimetri di spessore. Poi, si ritaglia un disco che sarà la base della torta, e si conserva la pasta in eccesso: essa sarà essenziale per creare il caratteristico bordo decorativo. La sfoglia ritagliata viene adagiata nello stampo, preferibilmente con fondo removibile.

Il forno va preriscaldato in modalità statica a 190°C. È il momento di farcire: si dispongono le listarelle di speck sulla base, si ricopre con i dadini di fontina e, per finire, si distribuiscono le fettine di patate scolate, che vengono leggermente sovrapposte per coprire uniformemente la superficie. Il tutto viene condito con sale, pepe a piacere, e poi spolverizzato con foglioline di timo e paprika per un tocco aromatico e speziato. Infine, si spennellano i bordi con un po’ di latte per una doratura perfetta. La torta salata rustica cuoce in forno statico per circa un’ora. Una volta ultimata la cottura, si lascia intiepidire prima di sformarla e portarla trionfalmente in tavola.

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